🎙️L'EPO sbarca a Sanremo - Andrea Rocci: "L'evoluzione naturale del poker live moderno"
- Stefano Atzei
- 1 giorno fa
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Mancano esattamente due settimane allo start dell'IPO - Italian Poker Open - Sanremo 2025, uno degli appuntamenti più attesi dell'anno per chi vive nello stivale e non solo: Sanremo è una tappa obbligatoria anche per molti stranieri.
Qual migliore occasione per dare lustro al brand EPO – European Poker Open, il fratello maggiore del torneo italiano per eccellenza, che ha debuttato lo scorso dicembre a Rozvadov in formato Mystery Bounty.
Una tocco di novità all’interno della programmazione del prossimo Italian Poker Open, in programma a Sanremo dal 3 al 13 maggio. Ne abbiamo parlato con Andrea Rocci, CEO di PKLive360, che ci ha raccontato filosofia, obiettivi e prospettive del progetto.
Andrea, con l’ingresso di EPO all’interno della programmazione IPO a Sanremo, possiamo parlare di un’evoluzione strutturale nel panorama del poker live italiano?
Esattamente. EPO nasce come un progetto distintivo, ma complementare all’IPO, con l’obiettivo di portare una visione più ampia e internazionale del poker live. Abbiamo voluto costruire un evento che non fosse soltanto un torneo, ma un vero festival tecnico e competitivo, al passo con gli standard più evoluti del circuito europeo.

Uno dei pilastri di EPO è l’introduzione del Mystery Bounty. Qual è il valore aggiunto di questo format nel contesto attuale?
Il Mystery Bounty rappresenta la naturale evoluzione dei tornei multi-day. È un format che unisce strategia e spettacolo, in grado di cambiare le dinamiche di gioco in profondità. Non si gioca solo per l’ITM tradizionale, ma anche per i premi a sorpresa che alterano l’EV in corsa. Abbiamo scelto di inserirlo nell’EPO con una struttura tecnica ben calibrata: stack profondi, cap intelligente, livelli progressivi e una giocabilità coerente con le esigenze sia dei professionisti che dei giocatori occasionali.
L’EPO coesiste con l’IPO, ma si presenta con un’identità ben precisa. Qual è il bilanciamento tra questi due marchi?
IPO è un brand consolidato, ha una sua legacy nel poker europeo. L’EPO è l’estensione tecnica e concettuale di quel percorso. Mantiene l’accessibilità e il respiro community dell’IPO, ma introduce elementi di novità, formats internazionali, un approccio più avanzato alla costruzione del payout e dell’esperienza di gioco. A Sanremo, l’EPO si integra perfettamente nella settimana IPO, creando una dimensione festival che mancava.
Avete scelto Sanremo per il lancio italiano dell’EPO. Perché proprio questa location?
Sanremo è strategica. Il Casinò ha una tradizione storica, è un hub perfetto per accogliere giocatori da tutta Europa. Parliamo di un bacino naturale che include francesi, svizzeri, italiani e nordeuropei. È logisticamente accessibile, ha una struttura ricettiva adeguata, e permette di costruire un evento che sia tecnicamente competitivo e al tempo stesso attrattivo anche sul piano dell’esperienza generale.
L’EPO si propone come qualcosa di più di un semplice torneo. Possiamo definirlo un vero e proprio festival?
Assolutamente. L’EPO è un poker festival a tutti gli effetti. Abbiamo side events tecnici, cash game continuativi, Turbo Night, Special Events e format come il Bounty ITM o il Mystery. Il giocatore non si iscrive solo per inseguire un payout, ma per vivere un’esperienza a 360 gradi. È un modello che funziona in tutte le capitali europee del poker, e ora trova spazio anche nel nostro calendario.
Guardando al futuro, qual è l’obiettivo per l’EPO nei prossimi anni?
Vogliamo costruire un circuito stabile, con tappe in più location europee, senza mai snaturare il nostro approccio. L’EPO non vuole essere solo “grande”, ma “di qualità”: cura della struttura, attenzione al giocatore, payout sostenibile, formats innovativi. Ogni scelta è fatta in ottica long term, e con la massima attenzione al valore tecnico.
Per concludere: perché un giocatore dovrebbe essere a Sanremo per questo debutto dell’EPO?
Perché è il punto di partenza di un progetto nuovo, solido, e pensato per il giocatore moderno. Il buy-in è accessibile, la struttura è tecnica, il field sarà internazionale. L’EPO non è un evento singolo: è l’inizio di una nuova generazione di poker live.
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