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Claudio Di Giacomo: “Ci vedremo al Warriors of Sanremo”

Aggiornamento: 12 giu 2022


Claudio Di Giacomo, nato a Monza classe 1963, è uno degli italiani più vincenti al Texas Hold’em. Lo abbiamo intervistato per voi. Buona lettura!


Come è nata la passione per il Texas Hold’em?

“Giocavo già al poker italiano, il mitico cinque carte, poi, andando ogni tanto al Casinò di Campione (essendo ad un’ora da Monza n.d.r.), negli anni 2009/2010 cominciai a giocare ad hold’em e da quel giorno, quando posso, non manco agli eventi che ritengo più importanti.”


Cosa ti ha spinto a confermare la tua partecipazione al Warriors of Sanremo?

“Parteciperò al Warriors of Sanremo per la bella location, Sanremo è una delle città più belle che abbiamo in Italia in cui c’è mare e buon cibo. Verrò con qualche amico, trascorreremo giorni tra relax, passione e divertimento.”


Giochi a poker per passione, ma dato i profitti negli anni, possiamo dire che per te è una seconda professione?

“Gioco a poker ovviamente per passione, il mio lavoro è un altro. Da quando i miei figli sono subentrati nell’azienda, riesco a trovare più tempo e spazio per il poker. Il poker è solo un divertimento, un divertimento che negli anni ha dato i suoi frutti ”


Qual’è stata la vittoria che ti ha più emozionato?

“In assoluto rimane l’IPT Nova Gorica del 2013, con grandissimi players al tavolo finale oltre al top in assoluto Dario Sammartino. Fu la mia prima vittoria, quindi mi resi conto il giorno dopo di aver vinto un torneo importante.

Ho vinto anche una tappa Italian Poker Sport a Nova Gorica, mi ha molto emozionato, vincere un main event italiano è il sogno di tutti gli amanti della disciplina. Un altro dei ricordi più vivi, resta il “King Of Tallinn”, con tanti amici lì a tifare per me e poi ad esultare con me. È stato uno dei giorni più belli della mia vita!”


Quali sono i tuoi programmi pokeristici?

“I miei programmi futuri, per quanto riguarda il poker, oltre al Warriors of Sanremo, sto pensando di andare a Las Vegas i primi di luglio per 10 o 12 giorni. Spero in un risultato importante, e l’idea di competere con grandi campioni, per me è inebriante.”

 


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