“Quando ho visto il programma pensavo di non poter venire perché nel primo weekend avevo un impegno improrogabile. Per fortuna potrò giocare la seconda settimana dello Shark Bay, un grande ritorno nel poker live ma, soprattutto, un grande ritorno per il gioco che tutti amiamo e che a me personalmente mancava da quando uscii nono all’IPO proprio in quel di San Marino dove tornerò con grande piacere”. E’ Nicola Celiberti a parlare, player abruzzese e reg dei tornei Euro Rounders e che c’era anche a quel Balkan Poker Circuit di Rozvadov, a luglio dello scorso anno, che come lo Shark Bay rappresentò la ripartenza del poker dal vivo. Minimo comune denominatore Euro Rounders di Antony Angeloni e Lele Sgherza pronti a tornare in campo nell’organizzazione degli eventi live dopo mesi di attesa mai così lunghi ed estenuanti.
E per Celiberti è stata davvero dura. Quasi un lunghissimo letargo forzato: “Non tocco le carte da quando ho fatto nono all’IPO sempre a San Marino a fine luglio dell’anno scorso quando uscii poco prima del mio amico e conterraneo Luigino Brandimarte. Prima di rientrare in lockdown ho giocato dal vivo in zona per poi riporre le carte nel cassetto per tutti questi mesi. Chi mi conosce bene sa che online non mi piace proprio giocare, mi piace l’atmosfera dal vivo e farmi due chiacchiere e due risate con gli amici e gli avversari al tavolo. E’ proprio un altro sport”.
Come sarà quest’esordio? “C’è emozione per il ritorno dello Shark Bay e per la prima volta che ritoccherò le carte dal vivo. L’inizio è col botto con un buy in abbastanza consistente per me e sarà un mix di felicità e tensione. Dovremo ricordarci come si gioca? Chissà, di sicuro il mio amico Luca Del Beato verrà con me e con lui abbiamo pensato: magari ci adeguiamo a chi gioca a caso e forse giocheremo ancora meglio?”, scherza il simpaticissimo Nicola confermando quanto da lui professato poco fa: il poker è intrattenimento e divertimento.
C’è ancora il Covid-19, brutta bestia per il poker live, cosa ne pensi dei protocolli di sicurezza illustrati da ER e Giochi del Titano? “San Marino è la location migliore per questo tipo di problematica - prosegue Celiberti - nei tornei giocato durante la pandemia la sanificazione era frequentissima, c’era sempre qualche addetto che ti ricordava di spruzzare il liquido e lavarsi le mani, c’era il controllo della temperatura e anche la mascherina obbligatoria. Il top del post Covid per il poker live. Ora, con l’aggiunta di tamponi e pass vaccinale le maglie della sicurezza si stringono ancora di più”.
La speranza è di migliorare quel meraviglioso nono posto all’IPO? “E’ un mio cruccio non fare mai il tavolo finale che vorrei giocare senza timore di prendermi anche qualche critica per il mio poker ma è un obiettivo che ho e che vorrei centrare”, in bocca al lupo quindi!